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Passaggio in Eritrea / A Passage to Eritrea
(3 / 20 maggio 2019)

Un viaggio-workshop di Cultura del Viaggio
Con Antonio Politano, fotografo e giornalista
In collaborazione con Edt Lonely Planet, Nital, The Post Internazionale, Ethiopian Airlines
Con l’organizzazione tecnica di AfroNine Tour


IL CONCEPT

I viaggi sono passaggi, attraversamenti. Viaggiare ti lascia prima senza parole, poi ti trasforma in un narratore di storie, ha scritto Ibn Battuta.

Andare e raccontare, in Eritrea, in un momento di cambiamento potenzialmente storico. Nel Corno d’Africa sembra finalmente scoppiata la pace tra Eritrea ed Etiopia, dopo la più lunga lotta per l’indipendenza del continente nero (1961-1991) e una guerra che ha attraversato l’area negli ultimi vent’anni, a bassa e purtroppo a volte alta intensità.

La riconciliazione è avviata. Gli annunci si susseguono, altre aperture si attendono. Un processo di pacificazione segnato da firme di trattati, aperture di confini, scambi di ambasciatori, ripristino di collegamenti aerei; uno scenario che sembra appartenere anche alle persone, non solo alle leadership.

In Eritrea

In questo clima, in mezzo all’attualità del possibile mutamento e ai chiaroscuri della storia recente, si attraverserà l’Eritrea. Dall’altopiano alle basse terre e al Mar Rosso, accostando la vita quotidiana della gente comune. Per le vie della capitale (eletta patrimonio mondiale dall’Unesco), tra centro e periferie, e lungo strade e piste, coste e pianure semidesertiche fino a isole remote e siti archeologici, a piedi, su pulmini, lance, treni a vapore.

Con Antonio Politano, fotografo e giornalista, africanista di formazione, autore di un lungo reportage per National Geographic Italia - in occasione del ventennale dell’indipendenza dell’Eritrea - che lo ha portato a viaggiare più volte nel Paese.



L’ITINERARIO SCHEMATICO (3/20 maggio 2019)

venerdì 3: Italia-Asmara
sabato 4: Asmara
domenica 5: Asmara
lunedì 6: Asmara-Massaua
martedì 7: Massaua-Dahlak
mercoledì 8: Dahlak
giovedì 9: Dahlak-Massaua
venerdì 10: Massaua-Asmara
sabato 11: Asmara
domenica 12: Asmara-Keren
lunedì 13: Keren-Barentu
martedì 14: Barentu
mercoledì 15: Barentu-Asmara
giovedì 16: Asmara
venerdì 17: Asmara
sabato 18: Asmara-Kohaito
domenica 19: Koahito-Asmara-Italia
lunedì 20: Italia

NB: Per esigenze specifiche, si può ripartire il 10 o 15 maggio.
Per info, AfroNine Tour e Cultura del Viaggio


I viaggi-workshop di Cultura del Viaggio sono un’esperienza di piacere e conoscenza, da una parte; e un approfondimento per aumentare la consapevolezza di linguaggi come la fotografia (e la scrittura), dall’altra. Una forma di edutainment, viaggiare e imparare.
Accostando persone e culture, attraversando luoghi e paesaggi. Osservando, stando dentro l’azione, esplorando i margini. Conquistando un punto di vista, facendosi dimenticare. Andando alla ricerca di storie, oltre la cartolina. Cercando di raccontare porzioni di vita quotidiana, incontri, bellezza, problematicità.

Con introduzione e lezioni di fotografia (e scrittura) in viaggio; uscite sul campo durante la giornata, in gruppo e individuali, con macchina fotografica, taccuino e scarpe comode; valutazione serale di scatti e storie raccolte da ciascun partecipante.
I LUOGHI PRINCIPALI

Asmara
Una “Piccola Roma” su un altopiano africano a 2300 metri di altitudine, patrimonio mondiale dall’Unesco per la concentrazione di architetture art déco, futuriste, razionaliste. Cuore delle colonie italiane d’Africa orientale fino al ventennio fascista, Asmara è rimasta in gran parte intatta, integra, paradossalmente, per gli scarsi mezzi a disposizione a causa di lunghe guerre e guerriglie, che hanno fatto argine all’omologazione. Con molte memorie della presenza italiana: dall’Albergo Italia al Cinema Roma, dai bar con macchine espresso d’epoca alla scuola italiana più grande fuori dai confini nazionali. Ma è naturalmente una città contemporanea, fatta di centro e periferie, storia e contraddizioni. Strade asfaltate non trafficate, camion e auto, qualche corriera e tante bici, chiese copte e cattoliche, mercati sempre aperti, riti del caffè e cimiteri militari. Attorno, il rosso della terra, il verde degli eucalipti.

Massaua
Antica perla sul Mar Rosso, Massaua è ancora semidistrutta dai bombardamenti, ma trasuda languore e bellezza anche tra le rovine, i portoni intagliati, le arcate rimaste in piedi. Nata su due isole di madreperla, porto naturale, snodo di vie e commerci tra Mediterraneo e Oceano Indiano. Nei secoli occupata da arabi, portoghesi, turchi, egiziani, italiani, inglesi, etiopi. Per la calura, l’aria immobile, la gente vive all’aperto, al ritmo dei richiami del muezzin, raccoglie acqua dai pozzi, con i bambini che sciamano e gli uomini nei caffè che giocano a carte. Sotto i portici, locali illuminati con marinai russi ed egiziani, qualche turista.

Arcipelago Dahlak
Centinaia di isole e isolette, quasi tutte disabitate, di calcare e corallo fossile nel Mar Rosso meridionale, sparse di fronte alla costa eritrea al largo di Massaua. Conosciute già ai tempi degli antichi romani per la ricca produzione perlifera, poi yemenite e turche, oggi in parte riserva naturale. Avamposto strategico, luogo di traffici e commerci, destinazione turistica. Banchi corallini, coste rocciose, mangrovie, pesci tropicali, uccelli migratori, delfini, tartarughe, gazzelle, relitti di navi, sambuchi.

Keren
Seconda città del Paese, circondata da sette colline, Keren è una città-mercato storica (bestiame, tessuti, argenti, cosmetici, alimenti, spezie) che si anima particolarmente il lunedì per il suo mercato dei cammelli lungo il greto del fiume. E poi mercati coperti, vie di sarti e argentieri, cimiteri italiani e inglesi, storie militari e credenze religiose, forti egiziani e Madonne del baobab. militari. Attorno, il rosso della terra, il verde degli eucalipti.

Barentu
Capoluogo della regione semi-desertica di Gash-Barka, di nuovo accessibile ai visitatori dopo decenni di chiusura, terra dei Cunama (considerata l’etnia più antica d’Eritrea). Terza città del Paese, al centro degli scambi commerciali e agricoli dell’area.

Kohaito
L’altopiano di Kohaito, ai margini estremi della Rift Valley, racchiude alcuni tra i principali siti archeologici dell’Eritrea, risalenti a potenti regni del passato. Colonne, stele, tombe, resti di templi, pitture rupestri, segni dei commerci antichi tra il porto di Adulis e Axum. Sulla strada, alberi maestosi, piccoli villaggi, mercati rurali, canyon.
LA QUOTA

2390 euro per persona *
* [per l’intera articolazione di itinerario, 18 giorni dal 3 al 20 maggio; per informazioni sulle opzioni di itinerario più breve consultare Cultura del Viaggio e AfroNine Tour]

Comprende:

A) Il laboratorio, a cura di Antonio Politano, con lezioni ed esercitazioni sul campo, comprese sessioni di verifica/ valutazione e la pubblicazione di alcune immagini e brevi testi in siti di news, fotografia e viaggio.
B) Il trattamento di ON (solo pernottamento) o di B&B (pernottamento e prima colazione), tranne che durante la crociera alle Dahlak dove il trattamento è di FB (pernottamento, prima colazione, pranzo, cena, bevande incluse); sistemazione in alberghi di categoria budget e/o turistica, in camera doppia, nella parte continentale e in campo tendato mobile nelle isole Dahlak.
C) Tutti i trasferimenti in auto/ pulmino privati nella parte continentale e in lancia nella crociera alle Dahlak.
D) Autista/guida durante le escursioni di gruppo, escluse le uscite sul campo.
E) Ingressi, tasse e permessi.

Non comprende:

A) Volo aereo andata/ritorno Italia-Eritrea.
B) Visto d’ingresso: 50 euro, ottenibile anche tramite gli ufficu del tour operator AfroNine senza costi aggiuntivi.
C) Assicurazione turistica - che copre i rischi sanitari, quelli inerenti al bagaglio registrato e quelli relativi agli annullamenti del viaggio - e diritti d’iscrizione: 80 euro.
D) Pasti, bevande, extra e mance.
E) Escursione facoltativa con il treno a vapore.
F) Spese extra di carattere personale.
G) Tutto quanto non indicato espressamente nel programma di viaggio messo a punto da AfroNine Tour.

NB: La quotazione riguarda un gruppo di almeno 8 partecipanti ed è soggetta a riconferma, fino alle conferme dei servizi offerti e in relazione a eventuali oscillazioni dei cambi applicati (1 euro = 1,15 dollaro US, con tolleranza del 3%).